Magnum Opus

L’alchimia del piacere 3

Qualcosa è andato orribilmente male. La profezia non si è avverata, la natura della Soglia non è cambiata e i quattro protagonisti della trasformazione alchemica sono stati risputati sulla Terra come semplici esseri umani, soggetti agli insulti del tempo e delle malattie. Sono passati sei mesi da quel giorno e Amintha non può sopportare che Nathaniel invecchi e muoia davanti ai suoi occhi.Vivian si macera nel senso di colpa per essere stata l’involontaria causa di tutto quel dolore e nessuno sa dove sia Rahel.Nel contempo, in un parco della città, un senzatetto muto viene avvicinato e aiutato da una volontaria, Casey. Il senzatetto si è guadagnato il nomignolo di “Quello Bello” tra gli operatori della charity, ma chi è? Da dove viene? E che cosa l’ha reso indifferente a tutto?Le loro strade dovranno di nuovo incrociarsi… nell’alchimia del piacere.

Lucien ignorò entrambi. Slacciò altri bottoni della camicia di lei, fino quasi ad aprirla tutta, e le tirò fuori il seno dalla coppa del reggipetto. Casey si sentì arrossire disperatamente e sprofondò la faccia nel suo dolcevita.«Lucien…» disse, di nuovo.
Lui le pizzicò il capezzolo.«Se per qualche ragione questo mio stato di eccitazione dovesse dispiacerti, ti prego di ricordare che è questa la condizione che ci vuole per la poesia, e della poesia solo m’importa. La poesia è ciò per cui vivo» replicò, con il suo forte accento francese.
«John Keats, addirittura» giunse il contrappunto beffardo della voce di Amintha, dal sedile anteriore. «Se inizia a citare de Sade è il caso che ti preoccupi, tesoro». Lucien sbuffò.
«La virtù non conduce ad altro che all’inazione più stupida e più monotona, il vizio a tutto ciò che l’uomo può sperare di più delizioso sulla terra» disse. «Ecco de Sade».
Amintha rise.
«E siamo ancora tutti vivi, eh?».
«Oh, smettila» fece Nathan, dandole una spintarella scherzosa. Nessuno sembrava far caso al fatto che Lucien stava palpando il seno nudo di Casey.
«Non ascoltarla, vecchio mio. Sai che cosa ha fatto, subito prima di… insomma, del nostro incidente? Ha comprato un quadro che avevate nella vostra vecchia casa alle porte di Parigi. Non è romantico?».
«Lui era ancora morto» specificò Amintha. «È più facile provare nostalgia per chi è morto».

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 5 su 5.

Nigredo

L’alchimia del piacere 2

Metà del XVII Secolo. Amintha è nella prigione di un piccolo paese sui Pirenei, dove sarà processata per stregoneria. In attesa della sentenza è già stata “condannata” dagli uomini del conte, con l’accusa di essere giovane e bella. Quando Nathaniel de La Forge la incontra per la prima volta di lei è rimasto ben poco. Abbastanza, tuttavia, perché lui si renda conto che è un Seme d’Ombra e la porti via, salvandole la vita. Da quel momento in poi i loro destini saranno legati in un intreccio di passione e reciproche ferite. Nel corso dei secoli, tra le alterne vicende di entrambi, Amintha resterà fedele all’uomo complicatissimo a cui si è legata. Fino ad arrivare ai giorni nostri, quando ogni cosa sembra sul punto di cambiare per sempre…

«Adesso toccati» disse Nathaniel.
«Eh?».
«La risposta giusta sarebbe “Sì, mio signore”».
Amintha gli lanciò uno sguardo confuso. «Sì, mio signore, ma come…»
«Mm… chiudi gli occhi. Dove hai bisogno di una carezza?».
«Non lo so. Mi fanno male le costole».
«Inizia da lì, allora. Sfiorale. Accarezzale».
Lei lo fece. Provò una lieve fitta di dolore, seguita da una sorta di benessere. Il suo corpo era caldo e ancora saturo di energia, sfiorarlo era piacevole.
«Un seno, ora. Mh-mh. Quella tettina lì va benissimo. Strofina il capezzolo con il palmo della mano… chiudi le dita sulla mammella… stringi. Piano. Palpala… massaggiala. Che cos’era?».
Amintha aveva aggrottato le sopracciglia, se ne rese conto un istante dopo che Nathaniel gliene ebbe chiesto il motivo.
«Non dovreste guardare» spiegò.
«No?».
«È… privato».
«Quindi non ti piace che guardi. Nemmeno una piccola parte di te».
«Non è questo, è che… se ora continuo, no? Ho capito che cosa volete che faccia. Posso farlo… se non guardate».
«Mh-mh. Chiudo gli occhi, se me lo racconti tu».
Amintha si mordicchiò il labbro inferiore. Non sapeva se così fosse meglio o peggio. Le faceva piacere che lui non si fosse semplicemente alzato, che non avesse interrotto quella specie di gioco.

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 4 su 5.

Zolfo e mercurio

L’alchimia del piacere 1

Vivian Rivers ha lavorato duro per diventare quel che è, un medico del Presbiteryan Hospital di New York. Quando Jas Merrywater, suo mentore e vecchio amico di famiglia, le chiede di andare a visitare un suo paziente privato Vivian lo fa solo per l’affetto che li lega. Nella casa nei boschi in cui va ad assisterlo si aspetta di trovare un anziano disabile, ma si trova davanti un uomo giovane e affascinante… che è stato trapassato da un colpo di spada. Non solo: “l’incidente” è avvenuto quel pomeriggio, ma la ferita è già praticamente guarita. Vivian scoprirà così l’esistenza di un mondo che non aveva mai sospettato, fatto di esseri eccezionali e non esattamente umani. E il suo ruolo, in quel mondo, non è solo quello di spettatrice… –

«Sei così soffice» mormorò lui, con un sorrisino.
«Sarebbe a dire?» feci io, sulla difensiva.
«La tua pelle. È così liscia. E sei morbida». Mi strofinò il mento sui capelli. «Sei stata gentile ad aiutarmi. Anche se non eri d’accordo».
Gli sfiorai il punto in cui fino a mezz’ora prima aveva una ferita fresca. «E non mi dirai chi sei».
«Mmm… Rahel è più o meno il mio nome. Awad no, ma non importa. Non è brutto. E sono…» un lieve sorriso «…se può aiutarti sono un esperto di arte antica. Il lavoro con cui pago le bollette eccetera. Ti dispiacerebbe voltarti a pancia in giù?».
«Eh? No, perché?».
Mi rivoltai sulla pancia e Rahel scostò il piumino, poi mi spostò il capelli dalla schiena in modo da vedere le mie due voglie al caffelatte. «Eccole qua» disse. Mi sfiorò la scapola destra e io sentii un brivido in tutto il corpo. Non un brivido sgradevole… come un solletico caldo. Poi sfiorò anche la sinistra e di nuovo sentii quella specie di brivido.
«È questo» disse lui. «Il motivo del lampo, dico. Sono ancora… mmh… in formazione, mi dispiace». Mi baciò la schiena, in mezzo alle scapole. «Sì, mi dispiace, avremmo dovuto conoscerci tra un po’. Nello stesso tempo… non mi dispiace. Ho voglia di baciarti fino in fondo alla schiena. Ho voglia di… oh, sì».
Mentre parlava io avevo sollevato un po’ il sedere, inarcandomi e puntellandomi sulle ginocchia.
«Non ho più preservativi» mi comunicò inutilmente.
«L’ultimo l’hai vaporizzato. Se lo rifacciamo mi vaporizzerai le ovaie?».
Lui rise sottovoce e mi baciò di nuovo in mezzo alla schiena. «Decisamente no. In realtà penso che non succederà più niente di strano. Mmm… ne sono abbastanza sicuro, ma non totalmente».
Mi fece scorrere le mani sulla schiena, carezzevole e gentile. A quel punto era inginocchiato o seduto dietro di me, non lo sapevo, e io iniziavo ad averne davvero voglia. Di nuovo.

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 4.5 su 5.

Nei tuoi pensieri

The Little White Chronicles 3

Quando Kril accetta di affittare il proprio utero lo fa per soldi. Non può sapere che l’uomo che l’ha assunta ha qualcosa di molto particolare: può vedere nei suoi pensieri. Relazionarsi con lui è tutt’altro che facile, all’inizio, ma lentamente Kril inizia ad apprezzarne le qualità. Per Moon Whittaker avere a che fare con le altre persone non è mai semplice. Sa di loro troppe cose per riuscire a fidarsi. Kril lo capisce, ma non vuole restare coinvolta. Mentre suo figlio le cresce dentro, tuttavia, si renderà conto che non restare coinvolta sarà molto difficile. E che ai margini della vita di Moon ci sono anche altre questioni, questioni che non riguardano solo lui, ma dei misteriosi esseri che attraversano il tempo senza esserne sfiorati…

«Per lo più, averti attorno non è stressante come credevo che fosse quando ti ho conosciuto. Per lo più, non mi importa che ascolti quello che penso. A volte ti ammazzerei, è chiaro. E a volte è davvero difficile, stare nella stessa stanza con te. La buona notizia è che in casa tua ci sono un sacco di stanze» ammise Kril, posando la forchetta.
«Inoltre ti piaccio» puntualizzò Moon. «Esteticamente, dico. E anche come persona, la maggior parte del tempo».
Kril alzò gli occhi al cielo. «Non vedi che questa è una di quelle cose che puoi anche fingere di non sapere?».
«È finora che dico quanto mi piaci tu. E poi, hai fatto tutto il tuo discorsetto e pensavi a… Cristo, non so nemmeno come si chiama. L’infossatura sopra alla mia clavicola?».
Lei sorrise. «È adorabile».
«È adorabile» ripeté lui, vagamente perplesso. «Già, be’» continuò, avvicinandosi a lei e abbassando un po’ la voce. «Ci sono un sacco di tue parti che sono adorabili».
«La dimensione delle mie tette è un fatto transitorio, sai» puntualizzò Kril, che in quel periodo non si sentiva affatto bella.
«Lo supponevo» ammise lui, fingendo di non averlo sentito. «Ma hai una zona erogena… erogena per me, naturalmente, che apprezzo in modo particolare».
«Gli occhi» scherzò lei. «Lo sapevo».
«Lo faresti per me, ora?».
Lei inarcò le sopracciglia. «Che cosa?».
«Immaginare di avermi dentro».
Kril arrossì in modo molto gratificante.
Un secondo più tardi Moon alzava la mano per avere il conto.

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 5 su 5.

Giochi di ombre

The Little White Chronicles 2

Jean, un tempo perdigiorno, è la più giovane degli immortali. Per questo motivo gli uomini che vogliono carpire il segreto della sua razza non sanno niente di lei: un’occasione unica per avvicinarsi con l’inganno alla loro organizzazione. Jean riesce a conoscere e a sedurre il loro direttore, ma ci sono altri giocatori, in questo gioco d’ombre. I primi nemici degli Osservatori, infatti, sono esseri longevi quanto gli immortali, ma notturni e sanguinari… Per di più il creatore di Jean, Gilles, è lontano, forse morto, forse semplicemente disperato. Jean dovrà stare molto attenta e dovrà imparare a non avere pietà, se vuole rivederlo.

Un anno e mezzo, e non gli era ancora passata. Glenn Cooper pensava che in un’altra vita quella donna l’avrebbe sposata solo per potersela portare a letto tutti i giorni. Così come stavano le cose… se la scopava più o meno una volta alla settimana, e non andava poi male.
Questo pensiero fu così chiaro che Jean lo sentì dal pianerottolo, mentre lui saliva in ascensore. Per lei era stato un anno e mezzo… frustrante. Cooper la adorava, ma si sbottonava pochissimo. Quello che aveva scoperto l’aveva già riferito ad Ari e agli altri, ma non era molto. Non era abbastanza.
Ed erano quasi due anni che non vedeva Gilles.
Si rendeva conto che amarlo così tanto era stupido. Erano stati insieme poco più di un mese, quasi due anni prima. Solo che lo amava e gli mancava follemente.
Glenn scese dall’ascensore e le andò incontro. «Ciao, amore» le disse.
La chiamava così, “amore” e Jean lo trovava tra il ridicolo e il patetico. Anche se, in un certo senso, provava della comprensione umana, nei suoi confronti.

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 4.5 su 5.

La perdigiorno

The Little White Chronicles 1

Jean è una giramondo, non si ferma mai in un posto troppo a lungo. Durante un viaggio aereo incontra un uomo sexy con una benda su un occhio. Pensa che sia una piacevole distrazione, una persona interessante come ne ha conosciute molte, ma non sa che Gilles non è una persona come tutte le altre. Per niente. La attirerà in un mondo fatto di esseri infinitamente longevi, che vivono tra di noi senza essere come noi. Ma ora l’esistenza millenaria di Gilles è stata notata da un misterioso gruppo di uomini senza scrupoli e quel mondo è in pericolo…

Gilles le rivolse un sorriso pigro e vagamente indisponente mentre lei gli sfilava i pantaloni.
«Quanta fretta, Jean. Da cosa scappi?» le chiese, quando lei gli salì sopra, affondando su di lui. La prese per le natiche e la rivoltò pancia all’aria, con un piccolo grugnito e senza uscire da lei.
«Guarda… Posso essere veloce quanto te» ansimò nel suo orecchio, mentre lei iniziava a contrarsi attorno a lui. Lo sentì venire, veloce come aveva promesso (minacciato?) di essere.
Respirarono in silenzio per qualche minuto.«Voglio solo che mi rispondi» disse Jean, appoggiando la testa sulla sua spalla. «Chi ti ha insegnato a… lo sai».
Sentì il fremito di una risata silenziosa attraversargli il corpo. «Ho imparato qua e là, con il tempo. Era questo che volevi sapere?».
Jean schioccò la lingua. «Più o meno. Quanti anni hai, tra l’altro?».
Lui sorrise ancora, mille piccole rughe che si formavano accanto al suo occhio sinistro. «Tu che cosa dici?».
Lei si mordicchiò un labbro. Non voleva sembrare offensiva, così disse «Trentacinque?» anche se lo stimava più vicino alla quarantina.
«No, decisamente no. Fai circa tre-mila».

Compra su Amazon, Kobo e in tutti gli altri ebook store!

tasso erotico:

Classificazione: 4.5 su 5.